mercoledì 27 marzo 2013

buongiorno a tutti,
stiamo tutti lavorando per prepararci a questa Pasqua 2013, a questo "passaggio", dicevano gli ebrei, e lo dicono ancora, verso la terra promessa, verso la resurrezione ci dice Gesù. da questo angolo di mondo mi guardo attorno, cercando di leggere tra gli sguardi delle persone che incontro, le mani che stringo, i loro racconti, le sofferenze, le gioie, le speranze, e mi chiedo, ma noi dove siamo? siamo consapevoli del punto in cui stiamo e chi siamo? la bisaccia è colma di sapienza e fortezza? calziamo la gioia e la speranza? ci viene data una grande opportunità, una grossa speranza, al di là del crederci o meno, ma ci viene detto "parti perchè io sono là", io sono là.... ---ci vuole più coscienza e meno giudizio ---

mercoledì 13 marzo 2013

ci si preoccupa del fatto che, magari, un bambino non stia seduto correttamente a scuola, questo gli potrebbe provocare danni alla schiena, certo. ci si preoccupa del fatto che i nostri cari si potrebbero prendere brutte bronchiti, ed allora svviva sciarpe e cappelli, certo. ci si preoccupa del fatto che la troppo tv faccia male agli occhi, o meglio la troppa vicinanza alla tv faccia male, certo. le preoccupazioni sono tutte giuste e non finiscono mai, si passa dal cibo sano al cerotto alla botta in testa, ecc ecc, ma qualcuno mai si interroga su come questo approccio sia dispendioso in termini di risorse personali ed anche economiche e soprattutto controproducente? è come se volessi fermare l'acqua che zampilla da un lungo tubo bucherellato mettendo piccole toppe ed ingeniandomi su come e quante ne devo mettere, non finirei mai. vi siete mai chiesti se forse non è il caso di guardare a monte e raggiungere il rubinetto? tutto dipende da come insegniamo, o meglio educhiamo, noi stessi e i nostri "cari", ad affrontare, scusate la ripetizione, ad affrontare se stessi. se qualcuno magia male lo fà a ragion veduta, se sta seduto scomposto, ha le sue motivazioni, se continua a stare appiccicato al video è perchè c'è una sua funzionalità. non giudicare mai, comprendere, se si vuole giungere allo scopo che è permettere alle persone di capire, comprendere, come si può stare bene stando bene. non è una banalità ma la realtà, ciò che a noi sembra male in realtà per chi lo attua la maggior parte delle volte è funzionale al suo stare bene, ed allora, ancora una volta comprendere, condividere, farsi carico e trovare strategie assieme che abbiano la caratteristica di una sinergia fisica ma soprattutto emotiva di supporto. servirà anche sapere come disinfettare una ferita, ma soprattutto servirà sapere che colui che si è fatto male si fida di noi, riconosce in noi un valido sostegno e supporto che gli permette di affrontare il male, la sfida, il coraggio per risalire su quella bicicletta e riprendere a pedalare.

lunedì 11 marzo 2013

ragionevole è pensare che la certezza sia giustamente sicura, o per lo meno induscussa evidenza. ma se girassimo l'angolo e ci accorgessimo che la prospettiva cambia e si attorciglia e ci avvinghia? come può allora essere ragionevole ciò che non può avere sicurezza? ma davvero siamo sicuri? potremmo giocare, allucinarci, su domande, concetti che evidentemente non hanno risposta perchè sono quesiti, e una domanda è una domanda, non è una risposta. e allora uno spazio per chi vuole discutere, riflettere, di cose strane, ma che toccano tutti noi, discutere di strade, di carrozze, di diritti, di angoli o altro ancora. ciao!