lunedì 24 giugno 2013

vivere


Vivere vuol dire essere vita. ogni passo che facciamo su questa terra è una presenza indelebile. possiamo illuderci che il tempo sia abbondante o che esistiamo solo noi o che la realtà che ci circonda possa essere manovrata e piegata a misura dei nostri capricci, delle nostre paure, dei significati non trovati, ma presto vi ritroverete di fronte all'evidenza. La menzogna, la falsità, sono stupidi costrutti dell'umanità, si dissolveranno e vi troverete nudi. vivere vuol dire poter sorridere del sole che splende sui propri passi, vivere vuol dire poter vedere l'orizzonte attraverso l'aria limpida e fresca che accarezza il volto, vivere vuol dire essere circondati da profumi e fragranze che sgorgano attorno a noi come fonti d'acqua pura, vivere è avere al proprio fianco un fratello con cui condividere il pane e sognare un futuro migliore, vivere è saper rispettare ogni vita, ogni scelta, ogni dove, ogni essere.

venerdì 14 giugno 2013

come le foglie di un albero, così è la nostra vita. non una lussureggiante epoca fatta di sole, pioggia e vento, ma una continua trasformazione, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, ora dopo ora. non esiste semplicemente l'albero spoglio o l'albero lussureggiante, ma una infinità di sfumature, dimensioni, colori, che caratterizzano la sua natura. troverete rami imbiancati e poi ricchi di piccole gemme verde chiaro, foglioline tenere che si rafforzano catturando ogni raggio di sole. fiori bianchi, gialli, rosa, frutti, bacche, e poi maestosità e potenza, infine colori a non finire, un arlecchino che sberleffa la morte, e poi il volo giù cullati dai venti e dalle folate di una nuova epoca, infine adagiate ai piedi, umili, sulla terra, immobili, assonnate, silenziose, trascinate dai restrelli, coccolate dalle manine dei bambini, ammucchiate sui prati, accendersi in spettacolari falò, per poi svanire, sciogliersi, ridiventare linfa vitale pronta per ricominciare con la nuova primavera. la vita è meravigliosa, unica, imprendibile, indefinibile, vivere con onestà verso se stessi e soprattutto verso i propri simili è la chiave di volta per camminare nella pace e nella gioia in questo immenso universo.

lunedì 3 giugno 2013

ho letto, da qualche parte, che ogni luogo avrebbe bisogno della sua "insettopia". cioè quel posto nei quali gli insetti trovavano il loro paradiso fatto di scarti ignorati e rifiutati dai più, ma invece dettagli vitali e gratificanti per loro. un luogo  fatto a misura di persone "diverse", un luogo dove la realtà che conosciamo, le regole sociali, vengano deviate come in una deformazione spazio temporale, si piegano assumendo forme inconsuete, desociali, diverse, ma che possano essere zelatamente calzate da chi, diversamente da noi, non ritiene importante ciò di cui noi "normali" viviamo. Sentimenti, emozioni, valori, sensazioni, esperienze, tutto assume una forma a noi astratta, assurda, eppure a misura di umanità più di quanto noi possiamo credere. se fossimo così capaci ed intelligenti come crediamo d'essere, allora ogni paese, ogni comunità avrebbe la sua insettopia, accogliente, che sà ascoltare, se sà capire i bisogni e le esigenze, che sà soprattutto comunicare, aprire un canale di dialogo con una umanità spesso, purtroppo, dispersa ed inascoltata.