mercoledì 13 marzo 2013

ci si preoccupa del fatto che, magari, un bambino non stia seduto correttamente a scuola, questo gli potrebbe provocare danni alla schiena, certo. ci si preoccupa del fatto che i nostri cari si potrebbero prendere brutte bronchiti, ed allora svviva sciarpe e cappelli, certo. ci si preoccupa del fatto che la troppo tv faccia male agli occhi, o meglio la troppa vicinanza alla tv faccia male, certo. le preoccupazioni sono tutte giuste e non finiscono mai, si passa dal cibo sano al cerotto alla botta in testa, ecc ecc, ma qualcuno mai si interroga su come questo approccio sia dispendioso in termini di risorse personali ed anche economiche e soprattutto controproducente? è come se volessi fermare l'acqua che zampilla da un lungo tubo bucherellato mettendo piccole toppe ed ingeniandomi su come e quante ne devo mettere, non finirei mai. vi siete mai chiesti se forse non è il caso di guardare a monte e raggiungere il rubinetto? tutto dipende da come insegniamo, o meglio educhiamo, noi stessi e i nostri "cari", ad affrontare, scusate la ripetizione, ad affrontare se stessi. se qualcuno magia male lo fà a ragion veduta, se sta seduto scomposto, ha le sue motivazioni, se continua a stare appiccicato al video è perchè c'è una sua funzionalità. non giudicare mai, comprendere, se si vuole giungere allo scopo che è permettere alle persone di capire, comprendere, come si può stare bene stando bene. non è una banalità ma la realtà, ciò che a noi sembra male in realtà per chi lo attua la maggior parte delle volte è funzionale al suo stare bene, ed allora, ancora una volta comprendere, condividere, farsi carico e trovare strategie assieme che abbiano la caratteristica di una sinergia fisica ma soprattutto emotiva di supporto. servirà anche sapere come disinfettare una ferita, ma soprattutto servirà sapere che colui che si è fatto male si fida di noi, riconosce in noi un valido sostegno e supporto che gli permette di affrontare il male, la sfida, il coraggio per risalire su quella bicicletta e riprendere a pedalare.

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