lunedì 6 maggio 2013

parlare di neve quando la primavera sboccia è una violenza che stride con i colori che sbocciano, gli odori dei pollini, i suoni delle api, i canti degli uccelli, il volo delle rondini. eppure eccola improvvisa, inaspettata, glaciale arrivare trasportata dal vento freddo, da nuvole grigie e poi nere, scavalcano valli, scivolano da dietro i monti e si fermano opprimenti, bianco il velo copre ogni cosa, pure l'orizzonte, pure il futuro, pesanti su di noi opprimono fredde, mortali mani sui nostri cuori. Sei sorriso e ora più nulla, sei gioia ed ora tristezza, Sei speranza ed ora Lacrima, Sei culla ed ora Fiore. Eppure lo sò, Sei corpo ed ora Spirito, sei Gettato ed ora Libero, Sei disperazione ma ora certezza. Il gelo non potrà mai uccidere la Vita. non ti ho mai conosciuto eppure lo sò, eppure ti sento, eppure ne sono certo, eri quì ed ora sei là, eppure lo sò, un giorno ci conosceremo. - a Federico-

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