martedì 23 aprile 2013

ebbene sì, la crisi continua, la gente fa economia, i servizi indispensabili languono. Ma non se ne parlava già da diversi anni? Non si sapeva forse già? il sociale ne risente perchè dipende dalle casse delle amministrazioni pubbliche. Ma non sono forse anni che tutti noi impegnati nel sociale ci lamentiamo dei continui tagli? e allora di cosa ci lemantiamo? La demagogia non fa impresa, i bei principi sono fini a se stesi se non sanno spendersi in progetti concreti. ma cosa ci si aspettava? che forse, a fronte di ristrettezze economiche, magicamente nascessero rigurgiti di morale e la politica, dai comuni in sù, privilegiasse i più deboli? il sociale? ma quando mai! chi lavora da anni nel sociale sà bene come non ci sia idea di comunità, di aiuto reciproco, se non tra chi, ma non sempre, ha degli interessi riguardo quel servizio, quella situazione, o tra i pochi, pochissimi che si spendono per senso civico, convinzione, credo, professione, ecc. quindi di cosa ci si stupisce? l'ideologia, il sogno, ci rendono ciechi davanti alla realtà? se non esistono leggi che rendono non solo essenziali, ma anche garantiti operativamente dei servizi fondamentali per i deboli della propria comunità, non dobbiamo pensare di trovarle tra i pensieri, i desideri della gente, della comunità, che non vuole che esse esistano e che non ha mai fatto nulla per metterle nero su bianco. quante piccole amministrazioni locale rette da "cittadini", da "liste civiche", formate da voi, fanno letteralmente guerra al sociale? quanti comuni della provincia di varese sono stati condannati da giudici per discriminazione? e allora di cosa ci lamentiamo? siete chiusi dietro le vostre barricate farciti di ideologie fini a se stesse, dovreste, dobbiamo fare sistema, imparare, osservare e da lì partire con progetti che rispondano certo ai bisogni, che ci sono, e sempre ci saranno, ma che siano soprattutto efficentemente inseriti nel contesto socio economico in cui viviamo. Valorizzare le competenze, studiare le imprese sociali che hanno già un businnes plan, un piano di investimento, delle concrete prospettive a lungo termine con progetti innovativi, coinvolgere gli stakeholder.

- il cieco parla, il muto sorregge , il sordo osserva, lo storpio procede con prudenza, il saggio sa camminare tra loro facendosi indicare la direzione-

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